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(Sotto il testo i collegamenti per le foto degli eventi)

Da Sabato 18 maggio a Domenica 26 maggio 2019 si svolgeranno gli eventi della
6a edizione della Via della Bellezza
Per il programma (clicca qui).

Gli eventi sono illustrati dettagliatamente anche sulla pagina di Facebook: ParrocchiaCerroMaggiore

Eventi della "Via della Bellezza"

(cliccando sulle immagini --> le foto degli eventi)
   

Anno 2019
18 -26 maggio 2019 - VI Edizione
   

18/05/2019
Fiore Salvatore Iorio


18/05/2019
Giovanni Lucertini


19/05/2019
Tiziana Bernardi


20/05/2019
Claudia Parzani e
Ferruccio De Bortoli


21/05/2019
Gianvirgilio Cugini


22/05/2019
Ilaria Capua
 
23/05/2019
Mariella Carlotti


24/05/2019
Giampiero Pizzol e
Otello Cenci


25/05/2019
Andrea Mariani


26/05/2019
Angela Demattè

 
   

Anno 2018
20-31 maggio 2018 - V Edizione
   

20/05/2018 Concerto
E.D'Auria vs Robot
Teotronico



21/05/2018 Incontro
con Pierluigi Strippoli
su "Trisomia 21"



22/05/2018 Tavola rotonda
su Ambrosoli
Medico e Missionario



24/05/2018 Incontro con
Marta Scorsetti, resp.
UO Radioterapia-Radioch.

25/05/2018 Concerto

con Marcello Cesena
Pianista brasiliano


26/05/2018 Incontro con
dott. Alberto Busnelli
dir.personale BASF Italia



27/05/2018 "Pinocchio"
Mostra realizzata dai ragazzi
delle scuole elementari


27/05/2018
"il desiderio di volare"
Avventura in elicottero


29/05/2018 Spettacolo
di G.Marangoni
comico e papà di Anna


30/05/2018 Incontro
"Costruire il futuro"
con Claudia Parzani

   

Anno 2017
20-27 maggio 2017 - IV Edizione
   

20/05/2017
Concerto Inaugurale
C.Bevilacqua - D.Cabassi

21/05/2017 Conferenza
Indagine sulla speranza
Card.G.Ludwig Muller

23/05/2017 Concerto per
20° Anniversario Fond. Associaz.Carabinieri cong

25/05/2017 Conferenza
"Oltre l'apparenza" con
Dott. Rizzi A. e Prof.Perlini S.

26/05/2017 Spettacolo
Teatrale Pinocchio un
bambino speciale

27/05/2017 Spettacolo
Fontane Luminose in Concerto: Ditta Naldy's
   

Anno 2016
   

14.05.2016 Mauro Ferrari
Le ultime scoperte in
campo oncologico

15.05.2016
Valerio Capasa. Bellezza
introduzione al Mistero

16.05.2016 La bellezza
creatività del videogioco
Valentino Rossi

17.05.2016 Concerto in memoria di Marija Judina

18.05.2016 Luigi Colombo Tradizione e cultura per
un progetto Vincente

19.05.2016 Coro
"Aldo Roscio"
Venite a Laudare
   
Anno 2015
   
   
Anno 2014
   

25/05/2014
“Chi è l’uomo?” –
Concerto, Opera Prima

27/12/2014 Concerto
soprano Speranza Ivanna
D'Auria Elisa al clavicemb.

 

Messaggio ai parrocchiani: considerazioni sulla “Via Pulchritudinis”

Nella storia della cultura cristiana, la via della bellezza è sempre stata percorsa con sincera partecipazione e profondo senso culturale da S. Agostino a S. Tommaso, da S. Francesco a Balthasar. Tanti artisti e tanti santi hanno colto di Dio soprattutto la Bellezza. S. Francesco d’Assisi, nelle sue lodi, per ben due volte si rivolge a Dio in questo modo: “Tu sei la Bellezza”. Infatti nelle rappresentazioni di Gesù Crocifisso non si è trasportati alla deriva a causa del dolore e della morte, ma spinti verso il Mistero della bellezza. In Cristo è custodito quel potere della bellezza capace di ispirare, trasformare e modellare la vita umana.

Papa Francesco afferma: “È necessario recuperare la stima della bellezza per poter giungere al cuore umano e far risplendere in esso la verità e la bontà del Risorto“.

Le proposte culturali che abbiamo vissuto in questi giorni sono state un umile tentativo per offrire la possibilità di sperimentare, di toccare, di ascoltare l’eco del Tutto nel frammento della ricerca cardiologica, nel dolore e nella gioia della testimonianza, nella luce dei grandi capolavori della pittura di Caravaggio, nell’armonia della grande musica, nella contemplazione delle stelle e nella sorpresa della Provvidenza.

Il potere della bellezza consiste nell’attrarre: la bellezza è quel potere che consente a ciò che è veramente buono di farci uscire da noi stessi per raggiungere l’eccellenza. Ecco perché non possiamo vivere senza bellezza, poiché essa suscita e mantiene la tensione necessaria all’uomo per realizzare la sua eccellenza umana; diviene la motivazione centrale di ogni decisione e azione.

Così come dice Sua Eccellenza, Monsignor Fisichella: “la via pulchritudinis rappresenta un percorso, probabilmente privilegiato, per questi nostri contemporanei che, pur essendosi allontanati dalla fede, possono ritrovare la nostalgia di Dio attraverso la contemplazione della bellezza che parla di Lui”.

Don Roberto Verga, parroco


S.E. Mons. RINO FISICHELLA

Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione

Il legame tra fede e bellezza, che trova espressione nelle varie forme dell'arte, non può essere considerato accessorio. Come ricordava l'allora Card. Ratzinger nel saggio “Lo spirito della liturgia” la totale assenza di immagini non è conciliabile con la fede nell’incarnazione di Dio. Nel suo agire storico Dio è entrato nel nostro mondo sensibile perché esso divenisse trasparente in ordine a Lui». Il Figlio di Dio ha assunto la natura umana, ha posto la sua dimora nel mondo ed ha superato quella sorta di incomunicabilità ed immette nella storia, per la prima ed unica volta, ciò che l’uomo attendeva per poter approdare ad un rapporto con Dio che fosse coerente con la sua stessa natura.

La mostra «Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani» intende innanzitutto ribadire ciò che sta all'origine della fede di ogni uomo: il dono di grazia che scaturisce dall’incontro con il Cristo, morto e risorto, unico salvatore dell'uomo. Questo incontro è possibile oggi poiché Egli è il vivente, ed è per riscoprirne la «gioia ed il rinnovato entusiasmo» che il Papa, come ha ricordato nella Lettera apostolica Porta Fidei (cfr. n. 2), ha indetto l'Anno della fede.

Il mistero del Verbo incarnato, del «più bello tra i figli dell'uomo» (Sal 45,3), consente di sperimentare quanto la bellezza riesca a comunicare meglio di altre forme il mistero della fede. Gesù è l'immagine del Dio invisibile" (Col 1 ,15), è icona del Padre, come Egli stesso spiega a Filippo: «Chi ha visto me, ha visto il Padre» (Gv 14,9). La fede in Gesù, Verbo incarnato, rende l'arte non un mero elemento ornamentale quanto, piuttosto, la descrizione di un'esperienza di fede che deve essere raccontata, perché nelle immagini il mistero può essere riproposto in quanto creduto, celebrato e contemplato.

Ciò consente, nello stesso tempo, di non lasciar cadere la provocazione derivante da uno dei grandi equivoci del nostro tempo: la bellezza, che da sempre affascina come particolare forma di contemplazione che spinge all'amore, sembra scomparire lentamente dal nostro mondo, esponendolo al pericolo dell'insipienza. Dove viene a mancare la bellezza, infatti viene a mancare l'amore e con esso il senso della vita e la capacità di generare futuro.

Oggi si parla spesso di bellezza; eppure sembriamo incapaci a pensarla, promuoverla, difenderla e realizzarla. Quando la bellezza, infatti, si esaurisce nella forma narcisistica del culto di se, diventa incapace di suscitare il genio che produce opere in grado di perdurare negli anni e diventare eterne. Si scivola nell'effimero e si perde il senso della verità e della bontà. Venendo meno la loro forza di attrazione, si diventa incapaci di creare cultura e, di conseguenza, anche la vita personale e sociale diventa insipida.

Per questo è sempre più urgente che, nel cammino della nuova evangelizzazione, attingendo all'inestimabile patrimonio artistico custodito e difeso dalla Chiesa, si trovino forme adeguate per l'annuncio del Vangelo presso tanti battezzati che non comprendono più il senso di appartenenza alla comunità cristiana e sono vittime del relativismo e del secolarismo che ha portato l'uomo ad escludere Dio dal proprio orizzonte. La “via pulchritudinis” rappresenta un percorso, probabilmente privilegiato per questi nostri contemporanei che, pur essendosi allontanati dalla fede, possono ritrovare la nostalgia di Dio attraverso la contemplazione della bellezza che parla di Lui.

Un obiettivo cui anche gli eventi proposti intendono offrire un contributo qualificato, capace di coinvolgere le comunità cristiane in un cammino che le porti a sperimentare forme nuove di evangelizzazione.

Mons. Rino Fisichella

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